Santa Gladys (Gwladys), Regina

La vita di questa regina gallese degli inizi del VI sec., ci è nota attraverso quella di suo marito, s. Gwynllyw scritta ca. nel 1130 e una Vita dell’XI ic. del suo grande figlio s. Cadoc.

Gwlady era la maggiore delle ventiquattro figlie di s. Brychan di Brecknock e fu data in sposa (secondo la Vita Gunlei) al regulus del Galles sud-orientale di nome Gwynllyw: secondo la Vita Cadoci ella fu rapita da questi, aiutato nell’impresa da re Arthur.

Sempre la Vita Cadoci, in contrasto con la Vita Gunlei, descrive i primi anni del matrimonio di Gwlady come ben lungi dall’essere esemplari; tuttavia sembra che il figlio Cadoc li persuadesse ad emendarsi. Gwynllyw si ritirò nel luogo che si chiama oggi Stow Hill (Newport) dove esiste un’antica chiesa dedicata a s. Wooloo, mentre Gwlady scelse un luogo non molto lontano sulle sponde del fiume Ebbw.

Sebbene entrambi conducessero vita di penitenza, Cadoc li costrinse a separarsi piú completamente, cosí Gwlady si diresse verso una “solitudine montana” a Pencarnau nel Bassaleg dove costruì una chiesa in onore della Vergine.

La festa di Gwlady e di suo marito è fissata al 29 marzo ed i loro nomi sono ricordati in varie chiese e pozzi nel Galles meridionale; in particolare quello di Gwlady in un pozzo a Tredegar Park e in una chiesa nella diocesi di Llandaff (prima del 1146).

 

Lo stesso giorno nel Martirologio Romano, la Chiesa commemora:

– A Napoli, commemorazione di sant’Eustasio, vescovo.

– Commemorazione di san Marco, vescovo di Aretusa in Siria, che ai tempi della controversia ariana mai deviò dal- la retta fede e sotto l’imperatore Giuliano l’Apostata subì violente vessazioni; fu salutato da san Gregorio Nazianzeno come personalità insigne e anziano di vita santissima.

– Commemorazione dei santi Armogasto, Archinímo e Saturnino, martiri, che in Africa, al tempo della persecuzione vandalica, sotto il re ariano Genserico, per aver professato la vera fede patirono molti atroci supplizi e infamità.

– Sul monte Carmelo in Palestina, beato Bertoldo, che, soldato, fu ammesso tra i fratelli che su questo monte avevano abbracciato la vita monastica e, in seguito, eletto priore, affidò la pia comunità alla Madre di Dio.

– A Poitiers in Aquitania, in Francia, san Guglielmo Tempier, vescovo, uomo prudente e risoluto; difese dai soprusi dei nobili la Chiesa a lui affidata e riformò i costumi, offrendo egli stesso l’esempio di una vita integerrima.

– A Wismar nello Holstein in Germania, san Ludolfo, vescovo di Ratzeburg e martire, che per aver difeso la libertà della Chiesa fu gettato, per ordine del duca Alberto, in uno squallido carcere e ne fu così prostrato fisicamente, che, non appena liberato dei ceppi, migrò da questo mondo.

– A Salisbury in Inghilterra, commemorazione del beato Giovanni Hambley, sacerdote e martire, che, durante il regno di Elisabetta I, a motivo del suo sacerdozio, in un imprecisato giorno di questo mese intorno alla Pasqua del Signore, nel supplizio del patibolo si conformò alla passione di Cristo.

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