San Pacomio, Abate

Pacomio nacque nell’Alto Egitto da genitori pagani nel 292. Arruolato a forza nell’esercito imperiale all’età di 20 anni, finì in prigione a Tebe con tutte le reclute. Alla sera di quel giorno, protetti dall’oscurità, alcuni cristiani recarono loro del cibo. Commosso dal gesto di quegli sconosciuti, Pacomio domandò chi li spingesse a fare questo, e la risposta fu che era Dio a volere la carità verso il prossimo. Quella notte Pacomio pregò il Dio dei cristiani promettendo che, se lo avesse liberato dalle catene, egli avrebbe dedicato la vita al servizio del genere umano.

Tornato in libertà, Pacomio si mise al servizio della piccola comunità cristiana di Khenoboskion. Ricevuto il battesimo, si pose sotto la guida del monaco Palamone per essere iniziato alla vita anacoretica. Stabilitosi a Tabennesi, presto fu attorniato da numerosi discepoli, che egli serviva educandoli alla vita comune; costituì così, poco lontano dalle rive del Nilo, la prima “koinonia”, una comunità di fratelli, in comunione di preghiera, di lavoro, di vita quotidiana, sul modello della primitiva comunità cristiana.

La sola vera regola di questa comunità era la Scrittura, che il monaco imparava a memoria e ruminava mentre era intento al lavoro manuale. Pacomio è considerato il padre della vita monastica cenobitica, che egli vide come un modo radicale di vivere le promesse battesimali. Morì nel 346, durante un’epidemia di peste.

 

Lo stesso giorno nel Martirologio Romano, la Chiesa commemora:

sant’Isaia, profeta, che, nei giorni di Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, fu mandato a rivelare al popolo infedele e peccatore la fedeltà e la salvezza del Signore a compimento della promessa fatta da Dio a Davide. Presso i Giudei si tramanda che sia morto martire sotto il re Manasse.

– Commemorazione di sant’Erma, citato da san Paolo Apostolo nella Lettera ai Romani.

– In Persia, trecentodieci santi martiri.

– A Vienne nella Gallia lugdunense, in Francia, san Dionigi, vescovo.

– A Cagli nelle Marche sulla via Flaminia, transito di san Geronzio, vescovo di Cervia, che in questo luogo si tra- manda sia stato crudelmente ucciso di ritorno da un Sinodo celebrato a Roma.

– A Vendôme lungo la Loira in Francia, san Beato, sacerdote, che condusse vita eremitica.

– Nel monastero camaldolese di Fonte Avellana, oggi nelle Marche, beato Forte Gabrielli, eremita.

– Presso la cittadina di Monticchiello in Toscana, beato Benincasa da Montepulciano, religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, che si ritirò nello speco del Monte Amiata in territorio senese, dove condusse una vita di penitenza.

– A Londra in Inghilterra, beato Tommaso Pickering, martire, monaco dell’Ordine di San Benedetto, che fu uomo di sincera semplicità e innocentissima vita e, falsamente accusato di aver congiurato contro il re Carlo II, salì con animo sereno il patibolo di Tyburn per Cristo.

– Nella città di Nam-Di.nh nel Tonchino, ora Vietnam, san Giuseppe Dñô Quang Hiñên, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e martire, che, gettato in carcere, continuò a convertire i pagani a Cristo e a confortare i cristiani nella fede, finché per decreto dell’imperatore Thiê.u Tri. fu decapitato.

– A Monaco di Baviera in Germania, beata Maria Teresa di Gesù (Carolina) Gerhardinger, vergine, che fondò, con grande lungimiranza, la Congregazione delle Povere Suore Scolastiche di Nostra Signora.

– Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera, beato Stefano Grelewski, sacerdote e martire, che, durante l’occupazione militare della Polonia in guerra, sfinito dai crudeli supplizi inflittigli in carcere dai persecutori della Chiesa ricevette la gloriosa corona del martirio.

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