San Sotere (o Sotero), Papa

Proclamato santo in qualche epoca, ora il suo nome non compare più nel Calendario Universale. Fu Papa dal 166 al 175.

Nato a Fondi, in Campania ma attualmente in provincia di Latina, da famiglia di origine greca, fu sempre molto attento nel mantenere stretti rapporti con i cristiani residenti al di là del mare Adriatico (nda : già considerata Chiesa Cristiana d’Oriente), anche attraverso opere caritatevoli.

Non è escluso che già all’epoca si fosse presentata la possibilità di una opinione diversa circa l’interpretazione del pensiero teologico di Cristo, ovvero l’embrione di uno scisma…. che purtroppo accadrà successivamente.

Sotero, cercò comunque di mantenere unita la comunione della fede cristiana, nonostante il tallone di un imperatore come Marco Aurelio.

Sotto il suo pontificato emersero idee eretiche “montaniste” (nda: eresia frigia, di radice gallica che ricondussero il pensiero al suo precursore – Montano, di origine ebraica … e quindi alla nuova Gerusalemme che discesa dal cielo si sarebbe dovuta insediare ad oriente di “filadelfia” … – palestina -. Prime predicatrici di questo pensiero furono Masimilla e Priscilla/Prisca).

Il pontefice costituì per contro un ordine diaconale femminile, anche per rispettare riti greci di più antica memoria e con essi salvaguardare il pensiero cristiano.

Le sue spoglie sembra siano state dapprima sepolte accanto alle spoglie di Pietro, poi trasportate nelle catacombe di San Callisto, sotto il papato di Sergio II traslate nella chiesa di San Silvestro a Roma. Successivamente da San Silvestro alla chiesa di San Sisto e poi in parte disperse fino a finire a Toledo.

 

Lo stesso giorno nel Martirologio Romano, la Chiesa commemora:

– A Lione in Francia, sant’Epipodio, che dopo i quarantotto gloriosi martiri di questa città, fu arrestato insieme al diletto amico Alessandro e concluse il suo martirio con la decapitazione.

– Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione di san Leonida, martire, che sotto l’imperatore Settimio Severo fu trafitto con la spada per la fede in Cristo, lasciando Origene, suo figlio, ancora bambino.

– A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, deposizione di san Gaio, papa, che, fuggito dalla persecuzione dell’imperatore Diocleziano, morì confessore della fede.

– Commemorazione di san Maryáhb, il cui nome significa “il Signore dispone”, corepiscopo e martire in Persia, che, durante la persecuzione del re Sabor II, nell’ottava di Pasqua subì il martirio per Cristo.

– A Costantinopoli, anniversario della morte di sant’Agápito I, papa, che si adoperò con fermezza perché il vescovo di Roma fosse eletto liberamente dal clero dell’Urbe e la dignità della Chiesa fosse ovunque rispettata; mandato poi dal re dei Goti Teódoto a Costantinopoli presso l’imperatore Giustiniano, difese la retta fede e ordinò Mena vescovo della città, do- ve riposò nella pace.

– A Sens nel territorio della Neustria, in Francia, san Leone, vescovo.

– Nel villaggio di Sykéon in Galazia, nell’odierna Turchia, san Teodoro vescovo e egúmeno, che, attratto fin dall’infanzia dalla solitudine, scelse un austero tenore di vita e, ordinato suo malgrado vescovo di Anastasiopoli, chiese con insistenza al patriarca di Costantinopoli di poter fare ritorno al suo eremo.

– Nel territorio di Séez in Neustria, ora in Francia, santa Opportuna, badessa, insigne per il suo spirito di estrema astinenza e per l’austerità di vita.

– A Basto in Portogallo, santa Signorina, badessa, di cui si racconta che Dio, per le sue preghiere, sfamò immediata- mente le monache rimaste senza cibo.

– A Fabriano nelle Marche, beato Francesco Venimbeni, sacerdote dell’Ordine dei Minori, insigne predicatore della parola di Dio.

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