Beato Ruggero di Todi, sacerdote francescano

Ruggero è un nome diventato popolare in Italia grazie ai Normanni. Nel francone si diceva Hrodgaer, composto da hroth, che significava “fama, gloria”, e da gaira, lancia; sicché Ruggero è “il famoso per la sua lancia” oppure “lancia gloriosa”.

Di questo beato francescano si hanno brevi notizie e da antichi e moderni agiografi è spesso confuso con il marchigiano Rizziero o Ruggero di Muccia.

Ruggero nacque a Todi (Perugia) 1190 circa e fu tra i primi seguaci di s. Francesco d’Assisi. Egli stesso afferma di essere entrato nell’Ordine dietro divina rivelazione, e di essersi sentito da quel giorno così cambiato e rinnovato da sembrare quasi un altro uomo. In seguito lo stesso s. Francesco dichiarava: «E’ buon frate minore colui che ha la carità e la vita di fr. Ruggero, perché tutta la sua vita e conversazione riluce ed arde nel fervore della carità». Viene anche elogiato per la stretta osservanza della povertà francescana.

Il 16 febbraio 1236 nel monastero delle Clarisse di Borgo S. Pietro (Rieti) moriva santamente la fondatrice, la b. Filippa Mareri, assistita dal Ruggero, probabile direttore spirituale della comunità fin dalla fondazione (1228), il quale, nel giorno seguente tenne di Filippa pubblico elogio funebre. Tornato poi a Todi, vi morì qualche anno dopo, operando molti miracoli. Gregorio IX, informato della di lui santità, concesse volentieri alla città di Todi di potergli celebrare la festa liturgica; festa poi estesa a tutto l’Ordine Francescano da Benedetto XIV il 24 aprile 1751.

La sua festa si celebra il 5 gennaio.

 

Lo stesso giorno nel Martirologio Romano, la Chiesa commemora:

– Ad Alessandria in Egitto, santa Sincletica, vergine, che si tramanda abbia condotto vita eremitica.

– A Cartagine, nell’odierna Tunisia, san Deogratias, vescovo, che riscattò moltissimi prigionieri condotti via da Ro- ma dai Vandali, raccogliendoli in due grandi basiliche allestite con letti e stuoie.

– A Roma, commemorazione di santa Emiliana, vergine, zia del papa san Gregorio Magno, che, poco dopo sua sorella Tarsilla, fece anch’ella ritorno al Signore.

– In Bretagna, san Convoione, abate, che fondò a Redon il monastero di San Salvatore, dove, sotto la sua disciplina e seguendo la regola di san Benedetto, i monaci fiorirono insigni per pietà e, dopo la distruzione del cenobio ad opera dei Normanni, costruì presso Saint-Maixent-de-Plélan un nuovo monastero, ove morì ottuagenario.

– A Londra in Inghilterra, sant’Edoardo, detto il Confessore: re degli Angli, amatissimo dal suo popolo per la sua grande carità, assicurò la pace al suo regno e promosse con tenacia la comunione con la sede di Roma.

– Vicino a Valkenburg nella regione del Limburg, nell’odierna Olanda, san Gerláco, eremita, rinomato per l’assistenza ai poveri.

– Ad Angers in Francia, beati Francesco Peltier, Giacomo Ledoyen e Pietro Tessier, sacerdoti e martiri, ghigliottinati durante la Rivoluzione francese per avere custodito con fedeltà il loro sacerdozio.

– A Philadelphia in Pennsylvania negli Stati Uniti d’America, san Giovanni Nepomuceno Neumann, vescovo, della Congregazione del Santissimo Redentore: con mezzi materiali, consigli e carità aiutò coloro che erano emigrati a causa dalla povertà e si prese grande cura dell’educazione cristiana dei fanciulli.

– A Genova, beata Maria Repetto, vergine, delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario: vivendo lontana dal mondo, si distinse nel confortare gli afflitti e nel risollevare i dubbiosi alla speranza della salvezza.

– A Dublino in Irlanda, beato Carlo di Sant’Andrea (Giovanni Andrea) Houben, sacerdote della Congregazione della Passione, zelante ministro del sacramento della Penitenza.

– A Jazlowice in Ucraina, beata Marcellina Darowska: morti il marito e il figlio primogenito, si consacrò a Dio e, sempre attenta alla dignità della famiglia, fondò per l’educa- zione delle fanciulle la Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

– A Spoleto in Umbria, beato Pietro Bonilli, sacerdote, fondatore della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia per l’assistenza e l’educazione delle ragazze bisognose e orfane.

– A Saragozza in Spagna, santa Genoveffa Torres Morales, vergine, che, provata fin dalla fanciullezza dalle durezze della vita e affetta da cattiva salute, fondò la Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù e dei Santi Angeli per l’assistenza alle donne.

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